Grande attesa per il secondo appuntamento della rassegna invernale messa a punto dal Centro Teatrale Meridionale nell’ambito della XXVIII Stagione Teatrale della Locride 2018-2019
Una straordinaria pièce teatrale in scena al Teatro Città di Locri, Sabato 2 febbraio alle ore 21.00,“La vita che ti diedi”di Luigi Pirandello.
L’opera è incentrata interamente su un tema molto caro a Pirandello: l’amore materno, l’unico valore che sopravvive intatto tra le macerie dei falsi valori della società e che nella sua autenticità risulta indenne da ogni schematismo ideologico. Una tragedia che approfondisce con grande acutezza la complessità dei rapporti madre-figlio, svelandoci i lati più misteriosi della figura materna, e ci trascina in una storia emozionante.
Un’ulteriore conferma alle scelte di qualità del Centro Teatrale Meridionale diretto da Domenico Pantano che ha messo a punto una prestigiosa rassegna invernale nell’ambito della XXVIII Stagione Teatrale della Locride 2018-2019.
Uno spettacolo da non perdere, prodotto dalla compagnia teatrale Planet Production, con un cast d’eccezione composto da Caterina Costantini (regista e interprete dello spettacolo), Lorenza Guerrieri, Lucia Ricalzone, Carlo Ettorre e Vita Rosati.
Questa tragedia, scritta nel 1923 per Eleonora Duse, come lo stesso Pirandello affermò in una lettera, è uno dei suoi scritti “più profondi e duri”, in cui viene meno il sofistico ragionare tipico delle sue opere. Si esce dagli schemi che vedono contrapposti nello stesso soggetto realtà e finzione, volto e maschera, a seconda delle convenienze del momento. Pirandello rovescia il tavolo e fa assumere alla finzione la dignità dell’inconsapevolezza, in un testo scritto quasi cento anni fa che appare oggi estremamente attuale.
“La vita che ti diedi” è la storia di una madre che rifiuta di accettare la morte del figlio, partito sette anni prima e che fa ritorno in punto di morte. La donna cerca disperatamente di mantenere il figlio in vita ed entra così in uno stato di lucida follia, in un delirio che va oltre il limite della ragione e della realtà. La vita non esiste in sé per sé: siamo noi che continuiamo a tenere le persone care in vita con i nostri ricordi e i nostri pensieri. Attraverso l’emozionante vicenda di Donna Anna Luna, prende forma un mondo femminile lunare e matriarcale, come un coro da tragedia greca. Donne che vagano fra fantasmi e stanze della follia nel disperato bisogno di affermare la vita.
La rassegna invernale della Stagione Teatrale della Locride proseguirà al Teatro Gioiosa di Gioiosa Ionica sabato 9 febbraio con “Amici, amori, amanti. Ovvero la verità” di Florian Zeller, con Pino Quartullo, Eva Grimaldi, Daniela Poggi e Attilio Fontana, una produzione del Centro Teatrale Meridionale, per la regia di Enrico Maria Lamanna.