Via alla XXIX Stagione Teatrale della Locride del Centro Teatrale Meridionale diretto da Domenico Pantano
L’ineluttabilità di un destino segnato e l’imperturbabilità degli dei, spettatori spietati di fronte allo stupefacente spettacolo del mondo. È questo il fulcro della pièce Ecuba di Euripide con l’adattamento e la regia di Giuseppe Argirò che, dopo il grande successo riscosso nei più importanti teatri italiani, andrà in scena mercoledì 7 agosto, alle ore 21.30, al Teatro al Castello di Roccella Ionica e giovedì 8 agosto, sempre alle ore 21.30, al Tempio di Marasà di Locri.
Un viaggio nel tempo grazie alla magia del teatro, che prosegue con i grandi spettacoli classici, rappresentazioni di valore elevatissimo svolte in siti archeologici straordinari per il cartellone estivo della XXIX Stagione Teatrale della Locride 2019-2020 messa a punto dal Centro Teatrale Meridionale, diretto da Domenico Pantano.
Prodotto dal Teatro della Città, Centro di Produzione Teatrale, lo spettacolo vede in scena una straordinaria Francesca Benedetti, Premio Le Maschere 2018, nei panni della regina di Troia, una figura femminile superba, complessa e sfaccettata. Ad affiancarla, un cast d’eccellenza composto da Maria Cristina Fioretti, Viola Graziosi, Maurizio Palladino, Graziano Piazza, Elisabetta Arosio, Sergio Basile, Gianluigi Fogacci.
Troia è caduta, le donne di Ilio attendono la sorte riservata ai vinti. Nella terra di Tracia i Greci aspettano venti propizi alla navigazione, che potrà essere ripresa solo dopo il sacrificio di Polissena, superstite principessa troiana. La vittima immolata dagli Achei costituirà l’estremo onore riservato ad Achille e favorirà il viaggio di ritorno. Ecuba, la regina di Troia, dovrà subire questa decisione, frutto dell’orrore del conflitto.
Protagonisti della tragedia sono i vinti: le donne troiane, testimoni di un eccidio, simboleggiano la parte più vulnerabile della società, colpita senza pietà dalla guerra e da ogni forma di conflitto. Troia, infatti, potrebbe essere oggi qualsiasi città del Medio Oriente, devastata dalle orde barbariche del terrorismo islamico. L’analogia con la modernità è fin troppo evidente. La tragedia racconta da sempre l’olocausto dei popoli e l’insensatezza della violenza che diventa il principio disgregante dell’universo.
La protagonista di Euripide incarna una sofferenza senza fine, consumata in una disperata solitudine: Ecuba rappresenta il dolore assoluto, senza alcuna catarsi. In questo scenario bellico, lo spettro della guerra si svuota di ogni significato ideologico e declina la violenza in tutte le sue oscene varianti che si propagano come una malattia senza cura, dai vincitori ai vinti; vittime e carnefici vengono così accomunati dalla sopraffazione.
La Stagione Teatrale della Locride punta sui grandi classici allo scopo di valorizzare i siti archeologici calabresi, creando un’occasione per far vivere, conoscere e apprezzare questi gioielli del territorio calabrese.
La rassegna estiva della XXIX Stagione Teatrale della Locride 2019-2020 proseguirà al Teatro al Castello di Roccella Ionica, domenica 11 Agosto, e al Tempio di Marasà di Locri, lunedì 12 agosto, con la commedia di Aristofane “Le Donne al Parlamento”, prodotto da Fondamenta Teatro e Teatri.