Stretto tra Mar Jonio e Mar Tirreno, il Parco Nazionale dell’Aspromonte ricade interamente nella provincia di Reggio Calabria e prende il nome dall’omonimo sistema montuoso che costituisce l’estrema propaggine dell’Appennino meridionale.

Sull’Aspromonte la natura si fonde con la storia millenaria e la cultura parla ancora la lingua antica dei greci di Calabria. Il termine “Aspromonte” significa “montagna bianca” e risale proprio alle popolazioni greche della costa ionica che ammiravano le candide montagne del massiccio.

Il territorio del Parco dell’Aspromonte ricopre un’area di 65.647,46 ettari e comprende 37 comuni.

L’Aspromonte, visto nel suo complesso, si presenta come una piramide rocciosa che discende verso la costa con morbide distese di valli fluviali che si aprono in ampie fiumare ciottolose alimentate da ruscelli e cascate.

Un’altra rilevante componente del paesaggio geologico d’Aspromonte sono le cosiddette “pietre”: grandi massi rocciosi, modellati da agenti atmosferici, che costituiscono dei monumenti naturali di grande impatto. Famosa è la “Valle delle Grandi Pietre”, nei pressi di San Luca.

L’elemento più rappresentativo del Parco è certamente il bosco, che ricopre circa il 50% dell’area protetta.

Il Parco Nazionale dell’Aspromonte costituisce un patrimonio di inestimabile valore storico, culturale e naturalistico fatto di sentieri, cascate, leggende e feste popolari tutte da scoprire. Un viaggio nel tempo, nella natura e nelle tradizioni, dritti al cuore di una Calabria che vuole raccontarsi con i suoi boschi e i suoi borghi abbandonati, guidati dalla penna di Corrado Alvaro, che ne ha saputo magistralmente cantare il fascino antico e selvaggio.

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