Prosegue l’amata rassegna della XXIX Stagione Teatrale della Locride 2019-2020, con un prestigioso appuntamento d’autore. Grazie alla regia di Giuseppe Argirò, grande drammaturgo e regista, il Centro Teatrale Meridionale diretto da Domenico Pantano, ci dà la possibilità di scrutare in chiave nuova, intima e originale, un personaggio immortale: il poeta Giacomo Leopardi.

Ne “L’Infinito Giacomo”, in scena venerdì 28 agosto, alle ore 21.30 a Locri, alla Corte del Palazzo di Città, Giuseppe Pambieri, intenso attore e doppiatore, dà vita a un monologo in cui le opere di Leopardi, che tanto lo hanno fatto amare, diventano spunto e approdo, un’occasione per conoscere l’artista, l’uomo irriverente, il poeta nella e della vita, in tutte le sue debolezze e virtù del quotidiano e che lo identificano come un profondo esaminatore della verità dell’anima nelle sue più crude e dolorose sfaccettature.

Argirò riesce quindi a impressionarci profondamente grazie alla sua capacità di guardare dentro l’animo del protagonista di questo spettacolo prodotto dal Centro Teatrale Meridionale, colmo di riflessione e arricchito dalla musica (Mozart, Bach, Chopin) sapientemente scelta come parte integrante dell’opera teatrale.

Seguiranno, “L’asino d’oro” con Sergio Basile, a Locri il 3 settembre e a Roccella Ionica il 4 settembre, e “Arianna nel labirinto” con Debora Lentini per la regia di Manuel Giliberti in scena il 5 settembre a Locri e il 6 settembre a Roccella Ionica.

Il pubblico è tornato a vivere una delle stagioni teatrali più amate della Calabria, nei meravigliosi luoghi della Locride: un segnale chiaro per affermare che l’arte e la cultura sono vive e vitali per la nostra terra.